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16 Aprile 2024
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Santissima Trinità – Anno C | commento al Vangelo Domenicale di Don Arturo Di Sabato

Don Arturo Di Sabato | Lucera
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don-arturo-di-sabato-1Rubrica – “A contatto con il Vangelo – a cura di Don Arturo Di Sabato Vicario Parrocchiale, Santa Maria della Spiga – Lucera e Assistente Spirituale Sezione U.A.L. (Unione Amici di Lourdes).
Commenti e riflessioni sul Vangelo Domenicale.

Il seme della Vita | Santissima Trinità – Anno C 
16 Giugno 2019 – Dal vangelo secondo Giovanni (16,12-15)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà del mio e ve l’annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

prenderà del mio e ve l’annuncerà” (Gv 16,14)
 

Carissimi,
dopo l’Ascensione e la Pentecoste, la Chiesa celebra la Festa della Santissima Trinità, un mistero dogmatico celebrato dai concili di Nicea (325) e di Costantinopoli (381).
In questa pagina odierna, notiamo che Gesù, raccomanda ancora la promessa del Consolatore, perché tutto ciò che ha detto e quanto vuole ancora dire non può farlo, perché i suoi non sono capaci di portare il peso. Solo lo Spirito, può rafforzarli, può sollevarli da ogni timore, può dare sapienza e guidare la loro vita con la forza dei suoi doni.
Perché celebriamo il mistero della Trinità? Noi siamo stati creati dal Padre che ci ha creati, dal Figlio che ci ha redenti e dallo Spirito che ci ha rigenerati. Questo lo esprimiamo nella preghiera trinitaria del “Gloria al Padre” e in tante altre; ma soprattutto con uno dei segni visivi e più belli della nostra fede: il “Segno della Croce”.
Oggi, spesso ce ne dimentichiamo di farlo, nè al mattino per ringraziare il Signore del nuovo giorno, tantomeno la sera o a tavola tutti insieme.
Se vogliamo essere sinceri, il segno della croce oggi molti non lo sanno fare o lo fanno male, in modo veloce e disordinato.
E’ un segno di Croce, un segno di Cristo sofferente. E’ pur vero che oggi il Crocifisso per molti è solo cultura e quindi va imballato.
Ma ricordiamoci che in quelle piaghe, in quell’accanimento dei soldati avvenuto tanti anni fa, ci sono, i nostri peccati, le nostre mancanze e quelle del mondo intero.

Buona domenica
Vostro don Arturo

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