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29 Marzo 2024
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Sfogliando – Detti e Contraddetti…così per dire: “FÀ U VIAGGE DE NGHÈSSCE…”

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I proverbi e i modi di dire lucerini sono tanti. Di solito la loro origine è lontana e frutto di culture passate. Molto spesso hanno alle loro spalle un riferimento ben preciso, ovvero una storia e un significato, che non molti conoscono, dato che si tratta di detti appartenenti alla tradizione, alcuni scomparsi e altri poco in uso. Allora, non è mai troppo tardi per riproporli e questa rubrica offre un’opportunità piacevole, e speriamo interessante, per saperne di più.

” FÀ U VIAGGE DE NGHÈSSCE”

acquaioloTraduzione: (Fare il giro di Nghèssce).

Significato: “Girare inutilmente”.

Curiosità: “Lucera non ha mai avuto abbondanza d’acqua. Le esigenze idriche hanno rappresentato un vero problema quotidiano. La prima fontana pubblica è stata installata in piazza del Carmine nel 1927, solo dopo sono state installate altre fontane in varie piazze e piazzette della città, ove si recava a prendere acqua chi non aveva l’impianto che portava l’acqua direttamente in casa. Prima dell’arrivo dell’acqua alle fontane pubbliche, l’approvvigionamento di acqua indispensabile per la famiglia era fatto dall’acquaiolo, figura che con il secondo dopoguerra è scomparsa dalla scena delle attività lavorative. Gli acquaioli passavano per le strade ogni giorno, per tutto l’anno,  e gridando “ chi vóle l’acque!”, vendevano a chi ne aveva bisogno l’acqua contenuta in barili o in damigiane che trasportavano con piccoli carretti di legno chiamati “i carrate de l’acque”. Diversi erano gli acquaioli lucerini: uno dei più famosi era chiamato “Nghèssce”, conosciuto soprattutto perché, si diceva, avesse l’acqua più buona. Quest’acquaiolo riusciva a trasportare solo piccole quantità di acqua, la qual cosa lo costringeva a fare ripetuti giri per il paese perché era costretto a rifornirsi continuamente. Poiché a Lucera l’ironia germoglia facilmente, con tutti i suoi frizzanti sottintesi, il detto “FÀ U VIAGGE DE NGHÈSSCE”, indicò tutte quelle situazioni in cui si è costretti inutilmente a fare lunghi giri. ”

Rubrica di Lino Montanaro & Lino Zicca

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