Finestrella sulle presentazioni di libri avvenute a Lucera nella prima metà di ottobre 2016. A cura di Lino Zicca.
Venerdì 7 ottobre – ore 21,00 La Cremeria letteraria con il suo programma “Serate d’autore” ha presentato il libro di Gaetano Cappelli Una medium, due bovary e il mistero di Bocca di Lupo.
L’iniziativa è stata introdotta dall’avvocato Michele Colucci che ha dialogato con lo scrittore, autore di molti romanzi.
Gaetano Cappelli, uno scrittore “forbito, ironico e irriverente”, con il suo ultimo lavoro ha scritto un romanzo che è un concentrato di divertimento, di acume, di trame spericolate che lo rendono persino “geniale”.
La presentazione, dopo il periodo estivo, si è svolta all’interno dei locali della cremeria alla presenza di un un pubblico attento e divertito.
Venerdì 14 ottobre – ore 18,00 Nel salone delle conferenze della Biblioteca comunale è stato presentato il libro di Aldo Pedicino Terra mia, con sottotitolo Grammatica, poesie e modi di dire in dialetto lucerino.
L’iniziativa è stata coordinata dal giovane Marco Barbaro.
La presentazione è stata aperta dal medico Costantino Postiglione che ha proiettato un video delle sue illustrazioni presenti nel libro che riproducono i soggetti e gli oggetti del libro stesso.
Il dottore Massimiliano Monaco, che ha curato la pubblicazione del libro dell’autore lucerino, ha spiegato che Terra mia raccoglie le 217 pagine di un dattiloscritto di Pedicino, uno “schema di lavoro” ovvero la base per un suo libro che avrebbe sicuramente dato alla stampa se non fosse venuto a mancare prematuramente.
La pubblicazione del libro è stata possibile per la ferma decisione della signora Clelia, sorella di Aldo, di rendere noto il dattiloscritto del fratello, pubblicandolo in “memoria e suo onore”.
Il libro riporta: nella prima parte l’introduzione e due riflessioni (Lingua madre e lingua patria: due facce della stessa medaglia e Per una storia linguistica di Lucera) di Massimiliano Monaco; nella seconda parte, il dattiloscritto con la sezione grammaticale su fonetica, morfologia e costrutti del dialetto lucerino, 4 poesie, 338 modi di dire e alcune specialità culinarie di Lucera.
Durante la presentazione, il talentuoso Marco Barbaro ha letto alcune poesie e alcuni di idiomi e modi di dire, “recitandoli” con una performance da attore navigato.
La signora Clelia Pedicino ha concluso la presentazione ringraziando tutti coloro che hanno contribuito alla pubblicazione del libro e alla riuscita della serata, e ha consegnato ai presenti una copia del libro.
L’iniziativa si è svolta in un salone affollatissimo con la presenza di un pubblico particolarmente interessato, con molte ragazze e ragazzi.
Venerdì 14 ottobre – ore 20,30 La Cremeria letteraria ha organizzato nei suoi locali la presentazione del libro di Antonella Sordo Un vuoto dove passa ogni cosa.
Il libro è dedicato alla scomparsa di Maria Teresa Di Lascio, personalità significativa della provincia di Foggia e del nostro paese. Parlamentare della repubblica, dirigente del partito radicale, fondatrice dell’associazione per l’abolizione della pena di morte nel mondo “Nessuno tocchi Caino” e scrittrice, vincitrice del premio Strega con il suo romanzo “Passaggio in ombra”.
Antonella Sordo, collaboratrice della Commissione straordinaria per la promozione e la tutela dei diritti umani presso il Senato della Repubblica, nata a Rocchetta Sant’Antonio come Di Lascio, ha raccolto nel libro interventi, articoli, lettere e racconti di Maria Teresa.
L’iniziativa “in ricordo di Maria Teresa Di Lascio” è stato presentata da Raffaella Gambarella che ha dialogato con l’autrice sottolineando passaggi significativi del libro e ponendo domande; mentre Sara Croce ha letto poesie e parti tratte dal libro Passaggio in ombra.
L’autrice è intervenuta a più riprese e, tra l’altro, ha spiegato la scelta e il significato del titolo del suo libro Un vuoto dove passa ogni cosa.
Una scelta dovuta ad una lettera di Di Lascio scritta ad Adriano Sofri a proposito di un suo incontro con il Dalai Lama, incontro da cui trasse ispirazione per il nome dato all’associazione “Nessuno tocchi Caino”, e un significato da ricercare nel fatto che “il vuoto vuol dire godere dell’universo, essere un vuoto dove passa ogni cosa, dove non c’entra la paura”.
Un pubblico silenzioso ha partecipato attento alla presentazione.