Un appello che nasce dal cuore di un padre e che pone l’accento su una delle criticità ancora troppo diffuse nel sistema scolastico italiano: la mancanza di strutture adeguate per gli studenti con disabilità. È quello lanciato da Francesco Paolo Casafino, genitore di un bambino con bisogni speciali iscritto alla scuola primaria Manzoni-Radice, che attraverso un post pubblico ha voluto condividere la propria esperienza, esprimendo amarezza e speranza insieme.
Le sue parole, intrise di rispetto verso il corpo docente e la dirigenza scolastica, si trasformano in una riflessione più ampia sul tema dell’inclusione reale e dei diritti fondamentali dei bambini diversamente abili.
Lo sfogo di Francesco: tra amarezza e speranza
“Mio figlio con disabilità frequenta la Manzoni-Radice dove viene girato un video per la Palestina (le maestre son tutte bravissime, fanno bene ad educare i bambini contro ogni guerra o violenza, il dirigente è una persona squisita e disponibile,nulla da dire) ma, guardando questo video provo rabbia.. Innanzi tutto nel mondo ci sono circa 60 conflitti in atto e i bambini avrebbero dovuto avere le bandiere della pace e non di un unica nazione perchè a mio avviso non esistono guerre di serie A o serie B. Le guerre vanno condannate tutte, l’Ucraina l’avete già dimenticata?? Tornando a mio figlio e notando che anche altre professoresse son molto attive sui social ma, MAI per bambini diversamente abili, nell’istituto non c’è un bagno ben attrezzato per disabili o un lettino dove poter cambiare mio figlio, un bambino speciale che non parla ed ha bisogno di assistenza ed igiene! In ogni aula ci sono bambini con varie problematiche ed allora perchè le maestre o professoresse che fanno politica sui social non si impegnano ANCHE per queste tematiche delicate che REALMENTE si potrebbero risolvere? Vi sembra giusto che un genitore debba cambiare il pannolino nell’automobile, su un’armadietto o tornare a casa lasciando il posto di lavoro?? Le attività commerciali pagano multe salate per non avere bagni a norma e poi le scuole (stato italiano) non offrono a noi famiglie un minimo di servizi?? Care maestre, questa non è una critica ma, un semplice pensiero ed un’ INVITO ad essere cosi attive anche per bambini diversamente abili. RIPETO….NON E’ UNA CRITICA AL VIDEO O POLEMICA, è UN SEMPLICE MODO DI DIALOGARE NELLA SPERANZA CHE UN SOCIAL NETWORK COSI POTENTE POSSA SERVIRE A SENSIBILIZZARE UN PO’ TUTTI. Le guerre non finiscono con questi video ma, sfruttare i social per aiutare chi ha di bisogno è sicuramente più REALISTICO e FATTIBILE“.
Con queste parole, Casafino richiama l’attenzione sull’urgenza di un adeguamento strutturale e organizzativo che permetta agli alunni con disabilità di vivere la scuola con pari dignità e sicurezza, senza che i genitori debbano affrontare difficoltà quotidiane per garantire ai figli ciò che dovrebbe essere un diritto.
Inclusione scolastica: un impegno ancora da realizzare pienamente
Il messaggio di Francesco Paolo Casafino non vuole essere una polemica, ma un invito concreto a guardare oltre le buone intenzioni, affinché la sensibilità mostrata su temi globali come la pace e la solidarietà possa tradursi anche in azioni tangibili per garantire pari dignità e accessibilità a tutti gli alunni.
Una richiesta semplice, ma profonda: rendere la scuola un luogo davvero accogliente, dove ogni bambino — indipendentemente dalle proprie condizioni — possa sentirsi incluso, rispettato e tutelato.
Il direttore e la redazione di Lucera.it sono al fianco di questo genitore e di tutte le famiglie che affrontano simili difficoltà, auspicando un riscontro immediato da parte delle istituzioni competenti.