La Biblioteca “Ruggero Bonghi” è una delle massime espressioni culturali cittadine, che ha una storia lunga oltre duecento anni. Venne istituita nel maggio del 1817, con una donazione del Marchese Gaetano De Nicastri, che mise a disposizione la propria collezione privata, composta da 5.000 volumi, ereditati dal Marchese Giuseppe Scassa. Fu inaugurata e aperta al pubblico nel 1831. Successivamente fu donata al Comune di Lucera.
Il fondo De Nicastri fu accresciuto con altre donazioni delle famiglie aristocratiche di Lucera tanto che nel 1875 ospitava ben 9.000 volumi.
La raccolta visse diversi cambi di ubicazione: ebbe come prima sede il Palazzo del defunto marchese Scassa. Nel 1869 venne trasferita in due terranei presso il Palazzo Mozzagrugno, sede del Comune di Lucera in Corso Garibaldi. L’arricchimento continuo delle collezioni portò il Comune alla costruzione di una palazzina ad hoc inaugurata nel 1904, sempre all’interno del Palazzo Mozzagrugno.
Direttore della Biblioteca, dal 1930 al 1967, fu il Dott. Giovan Battista Gifuni, personaggio della mitologia culturale lucerina, che la diresse con incredibile maestria. Controllava con discrezione i frequentatori della biblioteca e non si sottraeva al dono di un consiglio o di illustrare un testo. Egli aveva una missione: far amare dai giovani il libro come fonte del sapere. Il suo principio era: “Quando si ama, si rispetta ciò che si ama“. Te lo ritrovavi alle spalle all’improvviso, severo e con i suoi spessi occhiali, a controllare che con le matite non venissero rovinati i preziosi libri.
Al di là di questi aneddoti, il suo più grande merito fu il suo notevole contributo alla crescita della Biblioteca, fino a farla diventare una istituzione di riferimento, oltre la stessa provincia di Capitanata. Giovandosi delle sue relazioni personali, assicurò alla Biblioteca preziose raccolte librarie che fecero accrescere notevolmente, per numero e qualità, il patrimonio librario a circa 80.000 volumi.
Nel 2016 la Biblioteca è stata trasferita in una nuova sede, presso il ristrutturato convento del SS. Salvatore, detto anche di San Pasquale, fondato nel 1407 dai frati Osservanti per volere di P. Giovanni Vici da Stroncone, a cui è stato intitolato il sagrato antistante la chiesa e l’ex convento del Santissimo Salvatore. Attualmente il fondo librario conta circa 100.000 volumi ed opuscoli, cui vanno aggiunti, manoscritti, pergamene, codici, carteggi, carte geografiche e mappe, documenti cartografici, documenti elettronici, diapositive, documenti grafico-iconici, videocassette, supporti ottici ecc.
Il volume antico di maggior pregio è rappresentato dalla Bibbia di Niccolò Malermi, una rara versione della Sacra Bibbia. Altri manoscritti sono il Libro dei Privilegi o Libro Rosso o Libro Magno della Città di Lucera, il General trattato dei Numeri e Misure di Nicolò Tartaglia, la Descrizione di tutta l’Italia di Leandro Alberti.