Rubrica – “A contatto con il Vangelo“ – a cura di Don Arturo Di Sabato Vicario Parrocchiale, Santa Maria della Spiga – Lucera e Assistente Spirituale Sezione U.A.L. (Unione Amici di Lourdes).
Commenti e riflessioni sul Vangelo Domenicale.
Il seme della Vita | XVII domenica Tempo ordinario – Anno C
28 Luglio 2019 – Dal Vangelo secondo Luca (11,1 -13)
Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno; dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdona a noi i nostri peccati, anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore, e non abbandonarci alla tentazione».
Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli; e se quello dall’interno gli risponde: Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono. Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».
“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto”(Lc 11,9)
Carissimi,
nella pagina odierna Luca narra che Gesù si ritrova in un luogo a pregare. Questo suo ritirarsi ha suscitato ammirazione e fede nei discepoli ed uno di loro fà una richiesta particolare: «Signore, insegnaci a pregare…».Gesù come ben sappiamo, insegna la preghiera più bella e sensibile: il Padre Nostro. Il testo riportato in Luca, è molto più ridotto rispetto alla versione di Matteo (Mt 6, 9-13) che è la più fedele alla formula originaria del Signore, quella che rincorre sulle nostre labbra.
Gesù dopo aver dettato questa preghiera, fa comprendere anche il significato e l’efficacia della preghiera con la similitudine di quell’amico insistente a mezzanotte e di quel padre che non dà nega nulla al figlio o non dà qualcosa di diverso a ciò che gli è stato chiesto.
Noi siamo chiamati a pregare sempre il Signore, nella preghiera, a chiedergli qualunque cosa senza timori; è un Padre Misericordioso, fedele alle sue promesse, è un buon Pastore.
Noi siamo come quell’amico insistente che a mezzanotte bussa e per avere i tre pani. Gesù non ci nega nulla. Chiediamo e ci sarà dato: quando, come dove, perché? Ci affidiamo ovviamente alla sua volontà. Bussiamo al suo cuore, perché è Misericordioso, bussiamo a quella porta per poter entrare e trovare rifugio e chiedere ciò di cui abbiamo bisogno senza indugi.
Abbiamo fiducia nella preghiera, non crediamo che essa sia solo un mucchio di parole. La preghiera è un contatto particolare con Dio, è un aprirsi a Lui, per rinsaldare sempre più la nostra fede. Non manchi la preghiera nella nostra giornata, dal mattino appena svegli, fino a sera quando lo vogliamo ringraziare per tutti i suoi benefici.
“Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto!”
Buona domenica
Vostro don Arturo