“Dialettando” , la rubrica di Lino Montanaro propone tutti i giovedì proverbi e modi di dire lucerini, tramandati di generazione in generazione, per non dimenticare le origini della nostra amata Lucera.
DIALETTANDO 358
A Lucera non si dice “Non sarai accontentato nel modo più assoluto“ ma si dice: “MANGHE SI TE FAJE VENÌ I STRISÈME“ – (Traduzione: Neanche se ti fai venire una crisi di nervi)
A Lucera non si dice “Agisci immediatamente!“ ma si dice: “’NGE PENZANNE MANGHE ‘NA VÓTE! “ – (Traduzione: Non pensarci neanche una volta)
A Lucera non si dice “I suoi desideri sono irrealizzabili“ ma si dice: “SÈ MÌSSE CÈRTE CICERE ‘NGAPE CHE ÉJA MÈGGHIJE CHE SI LÈVE“ – (Traduzione: Ha certe voglie per la testa che è meglio che se le tolga)
A Lucera non si dice “Disobbligarsi per l’aiuto/favore ricevuto“ ma si dice: “ATTANDARESE U NASE“ – (Traduzione: Toccarsi il naso)
A Lucera non si dice “ È decisamente fuori di se dalla rabbia “ ma si dice: “ S’È FFATTE VENÌ NU NZULÈTE “ – (Traduzione: Si è fatto venire un colpo)
A Lucera non si dice “ È una persona incapace a fare qualsiasi cosa “ ma si dice: “ QUILL’ÉJE PROPREJE NU LOFFÍJE “ – (Traduzione: Quello è proprio un buon a nulla)
A Lucera non si dice “ È una persona di poco conto“ ma si dice: “ CHE ATU FÍTE! “ – (Traduzione: Ecco un altro che puzza!)
A Lucera non si dice “ Ho come un pizzico in gola e non resisto senza tossire “ ma si dice: “ ME SÉNDE APPELLÀ ‘NGANNE “ – (Traduzione: Mi sento sollecitare in gola )
A Lucera non si dice “ Era così mal ridotto da essere quasi irriconoscibile “ ma si dice: “ M’U VEDÉJE D’APPRESENDÀ CUM’E NU PANDASME “ – ((Traduzione: Me lo vidi presentare come un fantasma)
A Lucera non si dice “ Ha avuto un risentimento improvviso del tutto inopportuno “ ma si dice: “ALLASSACRÈSE L’È VVENÚTE U FÍTE NGÚLE “ – (Traduzione: All’improvviso gli è venuta una puzza nel sedere)
In foto – Via Zunica
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