“Dialettando” , la rubrica di Lino Montanaro propone tutti i giovedì proverbi e modi di dire lucerini, tramandati di generazione in generazione, per non dimenticare le origini della nostra amata Lucera.
DIALETTANDO 369
A Lucera non si dice “Ha un accumulo di liquido nell’addome“ ma si dice: “TÉNE ‘A TREBBUSÍJE“ – (Traduzione: Ha l’idropisia)
A Lucera non si dice “Ha mangiato tutto“ ma si dice: “S’È RIZZIRÍJATE TUTT’U PIATTE“ – (Traduzione: Ha pulito tutto il piatto)
A Lucera non si dice “Mi ha rimproverato in maniera particolarmente dura e severa “ ma si dice: “M’À FFATTE NU SORTE DE PRESENDARME- (Traduzione: Mi ha fatto un vera strigliata)
A Lucera non si dice “È una persona ostinata che ritorna sempre sullo stesso argomento“ ma si dice: “ÉJE PÈGGE DE NU DISCKE SENGHJATE E ‘NGANDATE!“ – (Traduzione: È peggio di un disco rigato e incantato, cioè che gira sempre sullo stesso punto)
A Lucera non si dice “Ha sposato la ragazza contro il parere di tutti “ ma si dice: “L’À VVELÚTE AFFERZOSE “ – (Traduzione: L’ha voluta per forza)
A Lucera non si dice “Non sei così furbo, come credi!“ ma si dice: “ANGÓRE TE CRIDE CHE TU SÌ CAGLIÚSE“ – (Traduzione: Ancora pensi di essere troppo astuto!)
A Lucera non si dice “Discutete pure, basta che poi non degenerate“ ma si dice: “ ABBASTE CHE PÒ NNE VE PIGGHJATE PE CIÚLLE “ – (Traduzione: Basta che poi non vi prendete per i capelli )
A Lucera non si dice “ Desidera sempre qualcosa che gli altri hanno “ ma si dice: “ ÉJE NN’ÀNEMA CHE SFÍLE “ – (Traduzione: È un’anima smaniosa)
A Lucera non si dice “ È una persona smagrita per una brutta malattia “ ma si dice: “ ÉJE SÈNZA SALÚTE ‘NGÚLLE “ – (Traduzione: È senza salute addosso)
A Lucera non si dice “ Lo tratta malissimo, senza un minimo di riguardo“ ma si dice: “ U PISSCE MBACCE, U TRATTE CÚM’E NU STUPPELE DE CANDRE “ – (Traduzione: Gli urina in faccia, lo tratta come la pezza del cantero)
In foto – anno 1982 – Viale Ferrovia vista dall’albergo “Al Passetto”
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