24.9 C
Lucera
1 Ottobre 2023
Lucera.it – Giornale Online sulla città di Lucera
Copertina Sfogliando

Sfogliando – Detti e Contraddetti…così per dire: “SQUAGGHIUZZE CAVEDE, SQUAGGHIUZZE, SÒ RUSECARILLE E CAVEDE”

realizzazione siti web Lucera

I proverbi e i modi di dire lucerini sono tanti. Di solito la loro origine è lontana e frutto di culture passate. Molto spesso hanno alle loro spalle un riferimento ben preciso, ovvero una storia e un significato, che non molti conoscono, dato che si tratta di detti appartenenti alla tradizione, alcuni scomparsi e altri poco in uso. Allora, non è mai troppo tardi per riproporli e questa rubrica offre un’opportunità piacevole, e speriamo interessante, per saperne di più.

” SQUAGGHIUZZE CAVEDE, SQUAGGHIUZZE, SÒ RUSECARILLE E CAVEDE “

piazza_nocelli_luceraTraduzione: (Frittele di polenta calde, frittelle, sono croccanti e calde).

Significato:Slogan pubblicitario del venditore di frittelle di polenta tagliate a triangolino”.

Curiosità: “A Lucera, una volta, c’erano venditori ambulanti che la sera e nei giorni festivi stazionavano in Piazza Duomo e in alcune vie limitrofe. Essi offrivano, in genere, il classico cibo di strada, la cui attività, oggi chiamata street food, era pratica servendosi di baracchini, oggi denominati food truck. I sguaggiuzze, che costavano poco, erano molto richiesti. Li vendeva con il suo baracchino messo al centro di piazza Nocelli “Gelarde”, al grido: “ squagghiuzze cavede, squagghiuzze, sò rusecarìlle e cavede“. Quello che più invogliava a mangiarli era l’odore invitante che si propagava per tutta la piazzetta. Era una delizia mangiare, nelle fredde sere d’inverno, questi profumali, croccanti e caldi triangolini di polenta fritta, preparati con “ ‘a faríne ggialle de granedíneje (farina di granturco e semplice aggiunta di sale)”. Era consuetudine gustarli bollenti, contenuti in cartocci a forma di cono. Se c’erano i soldi, si sorseggiava anche il “peroncino”, una birra Peroni di formato piccolo, chiacchierando del più e del meno con gli amici. L’origine de “ i squagghjuzze” affonda nella pratica del riutilizzo del cibo avanzato. In questo caso, la polenta avanzata era tagliata a pezzi e fritta, con l’aggiunta del solo sale..”

Rubrica di Lino Montanaro & Lino Zicca

Potrebbero Interessarti

“Foggia 100. La categoria… un dettaglio” si presenta nell’anfiteatro di Parcocittà

redazione

Dopo il successo del libro “Bar de Chiara”, ecco “La Ragioneria” il nuovo libro di Lino Montanaro e Lino Zicca

redazione

Dal 7 dicembre all’11 gennaio tutti a Lucera per “La Città di Babbo Natale”

redazione

Pillole Dialettali, Tradizioni: NATALE C’U MUSSE ÚNDE, DOPPE NATALE FACÍME I CUNDE

Lino Montanaro

“Fuche e cicci cutte”, serata dedicata alla tradizione del rito dei morti con assaggi di castagne, pizze fritte, caldarroste e vin brulè

redazione

Dialettando 73 – Modi di dire Lucerini

Lino Montanaro