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XIV domenica Tempo ordinario – Anno C | commento al Vangelo Domenicale di Don Arturo Di Sabato

Don Arturo Di Sabato | Lucera
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don-arturo-di-sabato-1Rubrica – “A contatto con il Vangelo – a cura di Don Arturo Di Sabato Vicario Parrocchiale, Santa Maria della Spiga – Lucera e Assistente Spirituale Sezione U.A.L. (Unione Amici di Lourdes).
Commenti e riflessioni sul Vangelo Domenicale.

Il seme della Vita | XIV domenica Tempo ordinario – Anno C 
07 Luglio 2019 – Dal Vangelo secondo Luca (10,1-12.17-20)

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe!  Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa”! Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guaritevi malati che vi si trovano, e dite loro: “E’ vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino. Io vi dico che in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città».
I settantadue tornarono pieni di gioia dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». Egli disse: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore.  Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra i serpenti e gli scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico; nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».

“Rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli” (Lc 10,20)

Carissimi,
il brano del vangelo che Luca ci propone questa domenica non si basa solo sulla richiesta di preghiera per gli operai della messe, ma anche sulla missione di evangelizzazione tra le genti che il Signore affida ai settantadue nuovi discepoli.
Li manda a due a due, perché condividano di quel cammino le difficoltà e anche le cose belle; li manda senza borsa né sacca né sandali, e nell’entrare nelle case devono ringraziare per l’ospitalità, portando pace, guarendo i malati, curare i lebbrosi e cacciare i demoni: insomma quanti hanno bisogno di conforto. Questo è il vero annuncio del Regno di Dio. Ma non tutti possono essere gentili ed accoglienti, per questo Gesù mette in guardia i suoi che possono anche essere rifiutati come è accaduto a lui mentre andava a Gerusalemme (vangelo di domenica scorsa). La reazione dei discepoli deve essere sempre la stessa: buona, pura e uscendo dalla casa del rifiuto devono scuotere la polvere dai loro piedi.
Luca conclude, che al ritorno i discepoli fanno condivisione della loro esperienza bellissima ed arricchente, non solo per l’evangelizzazione ma anche per aver visto i demoni sottomettersi a loro nel nome di Gesù. Il Maestro fa notare ai settantadue, che la vera gioia è quella che i loro nomi sono scritti in cielo.
Come ai discepoli, anche a noi Gesù dice che i nostri nomi sono scritti in cielo, cioè che siamo parte di Lui, la nostra vita è nelle sue mani e camminando con Lui siamo al riparo.
Il nostro nome è scritto in cielo, perché il Signore ci conosce prima ancora di essere stati creati e ci ama anche quando cadiamo in qualche infedeltà: è Misericordioso.
In questa domenica, come ogni giorno, siamo chiamati a pregare fortemente per le vocazioni, perché la messe è molta come dice Gesù stesso ma mancano gli operai.

Buona domenica
Vostro don Arturo

 

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