I proverbi e i modi di dire lucerini sono tanti. Di solito la loro origine è lontana e frutto di culture passate. Molto spesso hanno alle loro spalle un riferimento ben preciso, ovvero una storia e un significato, che non molti conoscono, dato che si tratta di detti appartenenti alla tradizione, alcuni scomparsi e altri poco in uso. Allora, non è mai troppo tardi per riproporli e questa rubrica offre un’opportunità piacevole, e speriamo interessante, per saperne di più.
” L’ÀNNE PURTATE ÚLME “
Traduzione: L’hanno lasciato a bocca asciutta.
Significato: È un modo di dire, mutuato dal gioco della passatella, per indicare una persona che è stata esclusa da qualcosa”
Curiosità: “ La Passatella, un gioco molto diffuso a Lucera fatto con le carte e con bevute di birra (a volte con vino o liquori), sembra derivi dall’usanza degli antichi romani di eleggere, quando pranzavano, il re del convivio, che dispensava e comandava sulle bevute.
Al gioco partecipano più persone, le quali agiscono prevalentemente a squadra. Definito il tipo di gioco (carta più alta, primiera, ecc. ), si distribuiscono le carte che individuano un primo vincitore il quale è chiamato “il padrone”; successivamente, con una nuova assegnazione di carte s’individua il secondo vincitore che è chiamato “il sotto”. Il Padrone, comanda il gioco: può bersi tutta la birra in gioco o, dopo aver preso possesso bevendone una porzione, offre la birra ad altri giocatori. Il sotto, se vuole, può far bere la porzione di birra al giocatore cui è stata offerta, altrimenti se la beve. Ovviamente, quando padrone e sotto capitano due della stessa squadra vincente si dà da bere ai compagni di squadra. Il gioco si complica quando il padrone e il sotto non sono della stessa squadra: allora si può creare un clima di scontro dove il padrone offre la birra ai suoi compagni di squadra e il sotto se la beve. Così il gioco può produrre l’”ulme” colui che per tutto il gioco non tocca un goccio di birra ma anche l’ubriaco il quale è costretto a bere molta birra per “reggere” il gioco dell’”ulme”. Portare “ulme” qualcuno è il vero obiettivo della passatella.
Una variante è quella che vede la presenza di due padroni che comandano la birra alla pari. Questa versione crea una situazione più equilibrata e porta a scegliere soluzioni di compromesso così che spesso il gioco si conclude senza l’ubriaco ma con l’”ulme”.
Rubrica di Lino Montanaro & Lino Zicca