In data 17 luglio 2016, l’UNESCO, con la motivazione: “Un approccio innovativo, che ha influenzato profondamente il XX secolo, cercando di rispondere alle esigenze della società moderna”, ha riconosciuto le seguenti diciassette opere di Le Corbusier, pseudonimo di Charles-Edouard Jeanneret-Gris (La Chaux-de-Fonds, 1887 – Roccabruna, 1965) PATRIMONIO MONDIALE DELL’UMANITÀ:
1) Ville Le Lac a Couseaux (Svizzera) 1923;
2) Cabanon di Le Corbusier a Roquebrune-Cap Martin (Francia) 1951;
3) Immeuble Molitor a Parigi (Francia) 1931;
4) Citè Fruges a Pessac (Francia) 1924;
5) Il convento di Sante Marie de la Tourette a Eueux (Francia) 1953;
6) Immeuble Clarté a Ginevra (Svizzera) 1930;
7) Maison Guiette ad Anversa (Belgio) 1926;
8) Maison La Roche-Jeanneret a Parigi (Francia) 1923;
9) Museo nazionale di arte occidentale a Tokyo (Giappone) 1953;
10) La Cappelle di Notre Dame du Haut di Rochamp (Francia) 1950;
11) La maison de la Culture di Firminy (Francia) 1953.
12) Unité d’Habitation a Marsiglia (Francia) 1945;
13) Manifattura Claude et Duval a Saint-Dié (Francia) 1946;
14) Maison du docteur Curutchet a La Plata (Argentina) 1946;
15) Haus der Weissenhof-siedlung a Stoccarda (Germania) 1927;
16) Il palazzo dell’assemblea di Chandigarh (India) 1952;
17) Ville Savoye a Poissy (Francia) 1928.
Per festeggiare tale ricorrenza, il Club per l’UNESCO di Lucera (FG), presieduto dall’arch. Carmine Altobelli, in collaborazione con la Città di Lucera e con l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Foggia, ha organizzato, presso la Nuova Biblioteca Comunale “Ruggero Bonghi” di Lucera (ex convento del SS. Salvatore) una mostra (INTERIOR EXHIBITION), aperta al pubblico nei giorni, 22 e 23 settembre 2017, dalle ore 18,00 alle ore 20,00 e un convegno inaugurale (“LE CORBUSIER. Le sue opere patrimonio mondiale dell’Umanità) in programma, nella stessa sede, il 21 settembre 2017 alle ore 16,00.
L’evento culturale gode del patrocinio della Provincia di Foggia, della Regione Puglia e della Federazione Italiana dei Centri e dei Club per l’UNESCO.
La conferenza inaugurale, introdotta dal prof. Antonio Riondino (Dipartimento di Scienze dell’Ingegneria Civile e dell’Architettura del Politecnico di Bari) sarà tenuta dagli architetti FRANCO PURINI e LAURA THERMES. Alla stessa prenderà parte la prof.ssa Maria Paola Azzario, Presidente della Federazione Italiana Club e Centri per l’UNESCO, vice-presidente della Federazione Europea Club e Centri per l’UNESCO e Componente del Consiglio esecutivo della Federazione Mondiale Club e Centri per l’UNESCO.
Si riportano, di seguito, i principali dati biografici dei relatori.
Franco Purini (Isola del Liri, 1941) si laurea nel 1971 in Architettura a Roma con Ludovico Quaroni mentre frequenta contemporaneamente l’ambiente artistico romano e gli studi di Maurizio Sacripanti prima e di Gino Pollini e di Vittorio Gregotti poi. Già Professore ordinario di Composizione Architettonica alla Facoltà di Architettura Valle Giulia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, insegna a Reggio Calabria, Ascoli Piceno, Milano, Venezia. Tra i principali riconoscimenti, consegue il Premio Internazionale “Controcampo Culturale” (1980), il “Leone di Pietra” alla Biennale di Venezia del 1985, il “Premio Nazionale Inarch” (1991), il Premio “Grotta di Tiberio” (2003), il Premio “Sebetia Ter” (2008). Accademico di San Luca, dal 1989, e Accademico delle Arti del Disegno di Firenze dal 2000, ha ricevuto nel 2013 la Medaglia d’Oro dalla Presidenza della Repubblica e nel 2015 la nomina a Professore Emerito. Attraverso i suoi scritti, i suoi disegni, i suoi progetti dà vita ad un Universo di riferimento di straordinaria fertilità destinato ad aprire inediti tragitti teorico-metodologici che contribuiscono allo sviluppo del dibattito sull’architettura italiana e internazionale. Nel 1966 fonda con Laura Thermes lo Studio Purini-Thermes, progettando e realizzando opere la cui portata continua a costituire ancora oggi una straordinaria fonte di riflessione disciplinare e un inesauribile insegnamento per intere generazioni di architetti.
Laura Thermes (Roma, 1943), collaboratrice dal 1966 dello studio di Maurizio Sacripanti, si laurea nel 1971 in Architettura a Roma con Ludovico Quaroni. Già professore ordinario di Composizione Architettonica, insegna a Roma e Reggio Calabria, sede nella quale, dal 1999 è coordinatrice del Dottorato in Progettazione Architettonica e Urbana, da lei stessa istituito, e dal 2002 responsabile scientifico dei Laboratori Internazionali di Architettura (LidA). Accademico di San Luca dal 2009, è stata visiting professor negli Stati Uniti d’America e in Mozambico e ha tenuto lezioni e conferenze, oltre che in Italia, in molte città europee ed extra europee. Oltre che nella ricerca compositiva, la sua straordinaria attività si distingue nel campo della teoria con scritti di fondamentale interesse nel campo del dibattito sull’architettura italiana e internazionale. Dal 1966, insieme a Franco Purini, dà origine a un lungo e produttivo sodalizio segnato da un’intensa attività progettuale, fortemente votata alla sperimentazione, incentrata sui temi del progetto in rapporto alla città, al paesaggio, ai loro stessi metodi di rappresentazione. Attività espressa in un numero consistente di progetti, di concorsi, di pubblicazioni su riviste internazionali e nelle principali mostre di architettura.
Antonio Riondino (Margherita di Savoia, 1961), si laurea con Franco Purini nel 1986 alla Sapienza di Roma, iniziando a svolgere attività didattica e di ricerca nei Corsi di Composizione Architettonica della Facoltà di Architettura di Reggio Calabria e, dal 1990, della Facoltà di Architettura del Politecnico di Bari.