Quando senti dire u cocco’ sbattúte, si aprono subito i cassetti della memoria. Sapori e profumi di un tempo e riaffiorano alla mente immaginando la nonna o la mamma che lo preparava per la prima colazione.
Quando eravamo ragazzi, le nostre giornate scolastiche, spesso, iniziavano con questa colazione d’eccezione che serviva a fornirci un supplemento di energia. Prepararlo era facilissimo: si rompeva un uovo, si separava l’albume dal tuorlo rosso e si metteva, quest’ultimo, in una tazza o ciotola, si aggiungeva lo zucchero e con un cucchiaino lo si sbatteva energicamente fino a farlo diventare bello, cremoso e di color giallo oro.
U cocco’ sbattúte per le nostre mamme, a torto o a ragione, era uno degli alimenti necessario più efficaci per farci crescere sani e bene. Condizione essenziale per ottenere un buonissimo uovo sbattuto era che le uova dovevano essere freschissime, Ne veniva fuori un alimento di grande valore nutritivo da un caratteristico sapore gradevole . A volte, ma questa variante era riservata per gli adulti, , si aggiungeva un goccino di marsala, o di caffè e il sapore diventava accattivante.
Le ultime volte che l’ho assaporato è stato quando mia madre me lo preparò in occasione degli esami orali di maturità; lo mangiai inzuppando i savoiardi. Presentarlo adesso ai nostri figli come colazione, è impensabile.
Ai miei tempi c’era una leggenda metropolitana, riguardante gli adulti, che affermava che u cocco’ sbattúte era afrodisiaco: l’uovo donava energie, poi ci pensavano lo zucchero e il Marsala a fare il resto.
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