5.8 C
Lucera
13 Gennaio 2025
Lucera.it – Giornale Online sulla città di Lucera
Copertina Pillole Dialettali

ANTICHI GIOCHI: ‘A CARREJOLE

Giochi di una volta, carriole

ANTICHI GIOCHI: ‘A CARREJOLE

Negli anni cinquanta e sessanta Lucera era ancora una cittadina con un’economia legata quasi esclusivamente all’agricoltura, e, come in tutti i territori non toccati dal boom economico italiano, i bambini, con grande fantasia e abilità, si costruivano da soli i loro giochi con i materiali che c’erano a disposizione..

La strada era il loro spazio naturale d’incontro, di gioco, di crescita, la scuola di vita.

I ragazzi si costruivano “ ‘A CARREJOLE “, una sorta di bob primordiale. Era fatta con una base di legno, dotata di un manubrio costituito da un asse anteriore mobile che poggiava su un cuscinetto e da un asse posteriore rigido su cui erano posti due cuscinetti, più piccoli di quello del manubrio. La carriola non aveva freni se non le scarpe dei ragazzini.
La sua realizzazione non era difficile; più complessa, invece, era la ricerca dei materiali necessari: per la base e gli assi di legno si ricorreva a un falegname compiacente che le sagomava, mentre per i cuscinetti bisognava essere fortunati ad averli da qualche meccanico, che li teneva come scarti; salvo che con “ ‘a mbérte “ non si riusciva a comprarne nuovi di zecca.

Terminato l’assemblaggio veniva il collaudo: giù per “ u viale d’u castílle o d’u piazzale d’a Ville”, con un occhio sempre attento all’arrivo dei vigili Cordella e Fasano.

I più abili scendevano “da Ville fin’a Porta Sanzevíre“ oppure imboccavano “ ‘a desscese abbassce a Stazzióne“.

I più spericolati, per dare mostra della propria capacità di mantenersi in equilibrio, si avventuravano “p’i coppe d’u cambesande“, lungo la strada per S.Severo.

Per le velocità che si raggiungevano, erano inevitabili “i ccapputamínde“ (i capitomboli), con conseguenti ferite ed escoriazioni più o meno gravi. E quando si tornava a casa erano immancabili le frasi delle mamme: “Te sì ffatte male? Mò te fenèssce de struppejà íje! “.

Oggi si possono acquistare in alluminio ed elettriche, ma “ ‘ A CARREJOLE “ dava grande soddisfazione perché i ragazzi la costruivano come volevano e con le proprie mani.

Credits Foto: Tano Sottile

realizzazione siti web Lucera

Potrebbero Interessarti

Sfogliando – Detti e Contraddetti…così per dire: “E CH’ÉJE ‘A STRÉTTE CIACIANÈLLE? “

redazione

Angolo della poesia dialettale lucerina: “U MUSCKÍLLE” di Pasquale Zolla

redazione

Dialettando 138 – Modi di dire Lucerini

Lino Montanaro

Ascensione del Signore – Anno C | commento al Vangelo Domenicale di Don Arturo Di Sabato

Lucera, GSS Società Multiutility leader della security cerca personale

redazione

Dialettando – “A Lucera si dice 14”, modi di dire lucerini

Lino Montanaro